Recentemente, l'approvazione da parte della Commissione Europea della proposta di modifica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da parte dell'Italia, con l'integrazione del RePowerEU, ha aperto nuovi orizzonti per il supporto finanziario alla trasformazione digitale delle imprese italiane. Un finanziamento considerevole di 6,3 miliardi di euro è stato destinato al Piano Transizione 5.0, offrendo un'opportunità tangibile per le aziende impegnate nella transizione dall'Industria 4.0 all'innovativa Industria 5.0. Questo spostamento è orientato verso soluzioni sostenibili per una digitalizzazione completa dei loro impianti e processi produttivi.
Le nuove agevolazioni statali fungono da catalizzatore cruciale per le industrie, e in questo breve articolo verranno esaminati gli ultimi sviluppi in questo contesto.
Dettagli del Piano Transizione 5.0: Un Nuovo Paradigma Circolare e Sostenibile
La Transizione 5.0 segna una svolta da un modello industriale basato su combustibili fossili a un approccio circolare e sostenibile, promuovendo l'adozione di pratiche di riciclo e l'impiego diffuso di fonti rinnovabili. In contrasto con la Transizione 4.0, che si concentrava sull'integrazione di tecnologie e strategie orientate alla sostenibilità, l'Industria 5.0 si propone di rivedere completamente i processi produttivi in direzione di pratiche più ecologiche, sfruttando le tecnologie digitali.
Il Piano Transizione 5.0 si articola in tre moduli, ciascuno focalizzato su un aspetto chiave della transizione ecologica:
Incentivi e Agevolazioni Fiscali
Il Piano Transizione 5.0 introduce crediti d'imposta correlati alle spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Le imprese che investiranno in beni strumentali materiali o immateriali 4.0, nell'autoconsumo da fonti rinnovabili e nella formazione per la transizione verde potranno beneficiare di tali incentivi. Gli investimenti dovranno dimostrare risultati misurati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia, con aliquote di incentivi che cresceranno in base ai miglioramenti conseguiti.
Un elemento distintivo del Piano Industria 5.0 e PNRR è la richiesta di doppia certificazione. I progetti dovranno essere certificati "ex ante" da un valutatore indipendente, attestando il rispetto dei criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Successivamente, una certificazione "ex post" convaliderà l'effettiva realizzazione degli investimenti. Il 1% del budget totale sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica per gestire le certificazioni, agevolare la valutazione dei dati e monitorare le attività.
Wittmann Digital e TEMI+ per l'Industria 5.0: Una Prospettiva Innovativa
In questo contesto di trasformazione industriale e spostamento verso l'efficienza energetica, Wittmann Digital diventa il tuo partner ideale nel percorso verso la digitalizzazione completa 5.0. Grazie all'utilizzo di TEMI+, è possibile monitorare con facilità e intuizione tutti i macchinari e i reparti di fabbrica, controllando in tempo reale la loro performance, riducendo i costi energetici e gestendo la manutenzione.
Difatti, l'installazione del sistema non solo consente di soddisfare i requisiti minimi per accedere agli incentivi dell'Industria 5.0 previsti dal PNRR, ma offre anche una visione dettagliata e in tempo reale. L'analisi delle tendenze di utilizzo delle macchine, delle ore di lavoro per ciascun macchinario, dei fermi macchina e di altre metriche essenziali, permette alle imprese di ottimizzare le loro operazioni.
Attraverso il calcolo del costo energetico per pezzo prodotto, non solo sarai conforme ai requisiti minimi per ottenere le certificazioni di sostenibilità, ma avrai anche un tracciamento dettagliato della produzione. Questo consente alle aziende di valutare in modo oggettivo i costi energetici associati a lotti di produzione specifici, identificando le fonti di inefficienza e migliorando sia il bilancio energetico che la sostenibilità complessiva.